Era il 1983 quando il carcere di massima sicurezza di Quartucciu -ex frazione di Cagliari- veniva convertito a Istituto Penale per Minorenni. Ragazzi, italiani e non, sono passati nel corso degli anni dalla struttura sarda, in cerca di redenzione e riabilitazione.
Proprio in quest’ottica, la struttura ha proposto e propone diversi progetti ai giovani, come corsi per diventare aiuto cuochi e pizzaioli, piccoli interventi di manutenzione dell’edificio stesso e laboratori di musica, giardinaggio e falegnameria. Laboratori di pittura hanno reso nel tempo l’aspetto della struttura più intimo e colorato, proprio ad opera dei ragazzi ospitati. E poi il cortile, la biblioteca, le sale comuni per i film, i videogiochi e il teatro. Ancora, l’istituto offre progetti scolastici e di avviamento professionale, momenti ludico-ricreativi.
Ciononostante, ai ragazzi tutto questo non basta. A chi basterebbe? Chi potrebbe saziare così l’inquietudine del cuore, quella sete di senso che è ancora più forte nelle carceri e in questi giovani?
Prison Fellowship e il Rinnovamento nello Spirito Santo hanno allora collaborato per portare a Quartucciu un’esperienza che si sarebbe rivelata importante e profonda per i ragazzi: un Seminario di Vita Nuova. Un percorso in più tappe di riscoperta di sé e della propria vita alla luce del Vangelo, un cammino di rinascita che non è stato ostacolato nemmeno dal lockdown e dalla sospensione delle visite dovuta al Covid-19. Anzi, proprio non potendo più vedere i ragazzi, il gruppo del Rinnovamento di Quartucciu che seguiva il progetto lo ha reso più intimo, creando una corrispondenza personale con ciascun ragazzo. In questi mesi dunque i giovani detenuti hanno fatto una nuova esperienza che li ha coinvolti, ciascuno personalmente e in modo unico. Proprio non potendosi più vedere di persona, i responsabili del progetto e i ragazzi hanno aperto il loro cuore gli uni agli altri in lettere piene di significato. Nel dramma e nella sofferenza, nell’ora più buia per questi ragazzi particolarmente isolati quest’anno, il gruppo carismatico è anche riuscito ad organizzare all’interno dell’istituto, nell’ambito del progetto delle “40 ore di Adorazione” promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo, un roveto ardente condiviso in diretta Facebook sui social del Rinnovamento il 15 aprile. Un forte momento di preghiera che si è inserito nel percorso personale e di Fede dei ragazzi, rinsaldando i rapporti profondi con i loro corrispondenti e fratelli, “compagni di strada”.
E la collaborazione con Quartucciu non è ancora finita, visto che Prison Fellowship promuoverà anche per questi ragazzi il progetto “L’ALTrA Cucina… per un pranzo d’amore”. Il 21 dicembre si terrà infatti anche nell’istituto sardo, contemporaneamente ad altre due carceri in Italia, il pranzo di Natale promosso da Prison e preparato da grandi chef stellati, per condividere la bellezza nascosta anche nella sofferenza di un carcere. Ecco allora che si riscopre la luce che si cela anche nella notte più oscura, ecco che un pasto diventa occasione per amare e prendersi cura del proprio fratello detenuto. Ecco che un Natale può essere ancora simbolo di speranza e di rinascita.
Xavier Trevisan