La vita, un bel posto da abitare

Le persone, vittime e detenuti, che partecipano ad un progetto sicomoro quasi mai si nascondono dietro a maschere fittizie anche perchรฉ i ruoli sono ben chiari dallโ€™inizio. Questo clima di sinceritร  innesca un processo di fiducia reciproca. Dopo i primi incontri in quella stanza il contesto somiglia sempre piรน ad una famiglia e si parla, ci si confronta, ci si scontra proprio come in una famiglia. E viene spontaneo confidarsi.
Proprio in questo clima familiare, durante un progetto, una vittima chiede la parola: โ€œHo il sospetto che mia figlia sedicenne abbia cominciato a farsi. Ho provato a parlarle, ma lei non mi ascolta. Sono molto preoccupata. Non so piรน che fare e dove sbattere la testaโ€. Lei era vittima di un marito violento che, sotto lโ€™effetto della droga, la picchiava regolarmente. La dipendenza lo aveva alla fine portato alla morte. Si alza un detenuto e si rivolge direttamente a lei: โ€œIo ho una certa esperienza su quel campo, al momento del suo arresto era considerato il piรน grande narcotrafficante dโ€™Italia. Se lei me lo permette vorrei scrivere una lettera per sua figlia. Naturalmente la darรฒ a lei e lei, se lo riterrร  opportuno, la darร  a sua figliaโ€. Con un abbraccio arriva il permesso. La settimana seguente la lettera era pronta.

Eccola.

“Non รจ facile per uno nella mia posizione scrivere una lettera su questo argomento.
Non mi รจ neanche chiaro se sia opportuno farlo in generale.
Una persona come Lei non dovrebbe avere alcuna relazione con un mondo come il mio.
Lโ€™opzione di rivolgermi a lei in terza persona segue proprio questa logica, serve a mantenerla distante.
Eppure Lei, con la sua scelta, in qualche modo non solo ci si avvicina, ma la finanzia.
La sua scelta la obbliga, scavalcando anche se di poco il limite della legalitร , ad uscire dalla societร , a penetrare nel mondo nero che ci contraddistingue. Lei potrebbe non notarlo, ma lโ€™effetto cโ€™รจ.
Il grigio, per chiaro che sia, non รจ mai bianco.
Non voglio, sia chiaro, addossarle ulteriori responsabilitร , ma il mondo degli stupefacenti, come รจ ora, finanzia il crimine ed รจ una cosa della quale deve tenere conto. Non puรฒ girare lo sguardo davanti ad un fatto cosรฌ evidente.
E anche se lei utilizzasse della marijuana coltivata nel giardino di qualche suo conoscente, favorirebbe il cammino verso lโ€™illegalitร  del produttore.
Io ho iniziato in un modo molto simile.
Mi prendo comunque la libertร  di scriverle e lo voglio fare come lo farei con mia figlia.
Argomenterรฒ i miei ragionamenti basandomi sulle mie esperienze personali che, dovrร  accordarmi, sono indubbie. Vengo da un passato di consumatore e, salendo tutti i gradini dal basso, mi sono ritrovato a trasportare ingentissimi quantitativi dello stupefacente che lei usa. Quindi il โ€œcosa ne sai tuโ€ dietro il quale mi nascondevo e si nascondono normalmente i ragazzi, con me non attacca e non si puรฒ utilizzare. Il principio attivo della marijuana รจ il tetraidrocannabinolo (THC), che si concentra soprattutto nelle cime fiorite . Lโ€™hashish, una droga ricavata dalla resina della pianta, ha un contenuto di THC otto volte superiore a quello della marijuna. Dopo questa premessa sfatiamo il mito: lโ€™Hashish e la marijuana non sono innocui. Spesso si tende a descrivere o misurare i danni prodotti dalla droghe con il decadimento fisico che provocano con la loro tossicitร . In questo caso si compirebbe un falso approccio.
Eโ€™ vero, nessuno รจ mai morto per questa droga, ma la vera domanda รจ: โ€œLa loro vita รจ normale?โ€
Cosa succede quando fumiamo?
I processi naturali vengono disturbati da idee e ricordi frammentari e molti consumatori registrano un aumento dโ€™inutilitร  e perdita dellโ€™autocontrollo.
Tra le persone che consumano marijuana abitualmente e in grosse dosi si sviluppa una โ€œsindrome emotivazionaleโ€, caratterizzata da passivitร , demotivazione e ansia. Come avviene con lโ€™alcool, anche lโ€™assunzione di marijuana sembra influire negativamente sulla capacitร  di comprendere testi scritti, di esprimersi oralmente, di risolvere problemi teorici, sulla memoria e sui tempi di reazione.
Secondo alcuni studi esistono prove che la marijuana possa indurre o provocare danni celebrali. Io ho fumato e ricordo esattamente cosa mi spingeva a ripetere lโ€™esperienza. Il tetraidrocannabinolo dร  la stessa sensazione di soddisfazione che si prova quando si fanno le cose ben fatte. Infatti esso non รจ un vero stupefacente, in quanto non fa perdere il senno.
Eโ€™ piรน traditore perchรฉ ci fa credere che stiamo vivendo a buon diritto la vita, quando evidentemente non รจ cosรฌ. Sbagliavo un compito a scuola? Nessun problema, mi fumavo una canna ed era come se avessi preso il massimo dei voti. Identico. Ma la vita non รจ questo, la vita non รจ una illusione, รจ reale. Eโ€™ la realtร  che le droghe in generale, ma la marijuana in modo subdolo, non ti fanno riconoscere. La vita, se mi permette usare una metafora, รจ come una casa, e lei in questo momento sta costruendo la sua. Lei sta costruendo lโ€™essere con cui abiterร  per il resto dei suoi anni che verranno.
Legge un libro? Questo starร  nella sua libreria per tutta la vita.
Impara a cucinare? La sua casa sarร  sempre ospitale.
Impara a suonare uno strumento? Nella sua casa ci sarร  una stanza per la musica.
Impara unโ€™altra lingua straniera? La sua casa avrร  unโ€™altra finestra su un altro paese, su altre genti.
La cosa straordinaria รจ che nessun terremoto, inondazione, trasloco, furto, incendio, potranno mai spogliarla. Sarร  sua per sempre.
Questa รจ la veritร , questa รจ la vera vita.
Lโ€™hashish fa male? Non importa e non ci deve interessare. Quello che ci deve essere chiaro in mente รจ che le impedisce di costruire il futuro.
Vuole provare lo stesso piacere? Studi, faccia ginnastica, faccia volontariato, aiuti gli altri, affronti la vita, la prenda di petto.
Lโ€™effetto sul suo stato dโ€™animo sarร  lo stesso e, in piรน, la sua vita diventerร  un gran bel posto in cui abitare.”