Il viaggio in una realtà scomoda

Pesaro, apre gli occhi e il cuore su una realtà scomoda:

IL CARCERE

Qualcuno penserà: con tutte le cose tristi che  l’oggi ci offre, mancavate voi che certamente non riuscirete a togliere l’amarezza, le delusioni che la società giornalmente e abbondantemente ci regala!

Ma noi, pesaresi e cristiani che giornalmente, senza illusioni, guardiamo con  speranza al domani, abbiamo chiesto ad Amici veri di aiutarci a guardare oltre le apparenze per farci vedere che, basta fidarsi di Lui, per scoprire il mondo, per guardare il futuro con un’altra prospettiva.

 

Questo, oggi è avvenuto!

 

Nella Sala Rossa del Comune di Pesaro, la Presidente di Prison fellowship Italia MARCELLA CLARA RENI si è incontrata con i volontari che operano giornalmente nella Casa Circondariale di Villa Fastiggi. All’incontro sono presenti oltre all’Assessore Luca Pandolfi, i rappresentanti di alcune Cooperative Sociali e diversi cittadini.

La curiosità ci aveva portato lì; ci eravamo chiesti cosa queste persone potessero dirci che noi non sapessimo già!

Ci volevano forse evidenziare le carenze delle nostre strutture carcerarie?

Delle difficoltà di impegnarsi nella rieducazione delle persone detenute?

Se questa era la loro intenzione, allora dovevamo parlare noi, perché veramente avremmo avuto sufficienti argomenti per trascorrere una serata insieme.

Ma, nè Marcella, nè i suoi collaboratori erano lì per questo!

Volevano invece raccontarci la loro esperienza di CURIOSITÀ iniziale, di INCREDULITÀ successiva, di AMORE e di  DESIDERIO di condivisione poi.

MARCELLA, un fiume in piena, ti travolge, ti prende per mano e non ti dice “credi, è così” ma ti guarda con il sorriso sulle labbra, con gli occhi che brillano per il momento che stiamo vivendo insieme, ti racconta la sua esperienza che parte occasionalmente dalla sua attività di Notaio!

Andiamo avanti e scopriamo come la sua esperienza sia uguale alla nostra.

Anche io, ad esempio, mi sono affacciata in un mondo che non conoscevo veramente ma di cui avevo sentito tanto parlare!

Anch’io, come Marcella e probabilmente come tanti di voi, pensando alle Carceri, dicevo:

Beh, è vero, lì dentro ci sono “persone” non cose, ma sono persone che hanno fatto errori (più o meno grandi) ma errori e allora…devono pagare!  Non devono essere scusati!

Come siamo duri, come ci sentiamo Giudici infallibili, davanti agli errori degli altri, ma come diventiamo possibilisti, garantisti pensando ai nostri sempre “piccoli” errori!

Superata la diffidenza iniziale subentra la curiosità  di vedere: cosa può capitarmi? Avrò perso un pò di tempo ma alla fine sono sicura di aver ragione: non bisogna essere buoni e scusare gli errori fatti!

Marcella, sapessi come ero agitata quando per la prima volta ho varcato la soglia della Casa Circondariale di Villa Fastiggi!

Ma come sono felice oggi, per averlo fatto!

Ho incontrato uomini e donne come noi che davanti ai problemi hanno reagito in modo sbagliato, ma nessuno aveva in mente che, magari attraverso il viaggio del Prigioniero, ci potesse essere una soluzione felice.

Sarebbe lungo e inopportuno scendere nei particolari della esperienza a cui mi riferisco ma sarebbe utile a ciascuno di noi conoscerla.

Ecco perché ho trovato illuminante l’incontro con PRISON FELLOWSHIP ITALIA

Ascoltare le cose veramente capitate, conoscere i risultati incredibili raggiunti, apre gli occhi, il cuore e finalmente la mente ragiona!

Vorrei dire a tutti:

a PRISON per prima!

Tornate a Pesaro, continuate a parlare della vostra esperienza, la vostra testimonianza potrà solo annullare i dubbi che ognuno ha.

Ma  VOI  CHE  LEGGETE, CHE COME ME CERCATE CERTEZZE, RISPONDETE ALL’INVITO CHE CERTAMENTE VERRA’ RIVOLTO A TUTTI.

Venite ad ascoltare e a chiedere perché  come me e come gli altri volontari anche voi

capirete la necessità’ di riconoscere e rispettare la dignità delle persone ospitate nelle carceri; di come il recupero di questi fratelli (cristiani, mussulmani, protestanti , testimoni di Geova) sarà possibile attraverso i progetti che Prison porta coraggiosamente avanti.

Con questo invito rivolto a tutti gli uomini di buona volontà ci lasciamo, utilizzando le parole che Gesù attraverso il Vangelo di Matteo dice  a ciascuno di noi:

“Ero in carcere e siete venuti a visitarmi…ogni volta che avrete fatto questo ad uno solo dei miei fratelli, l’avrete fatto a me!”

 

Anna Maria Lazzari

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