In una realtà spesso segnata da emarginazione e solitudine, Prison Fellowship Italia ha portato una luce di speranza con un evento speciale organizzato in Sardegna per la prima volta. L’iniziativa, ideata e coordinata dalla referente regionale Simona Atzori, ha rappresentato un passo significativo verso l’inclusione e la sensibilizzazione sociale.
Il 6 gennaio, in occasione dell’Epifania, la sede delle Comunità di Vita Cristiana (CVX) a Cagliari si è trasformata in un luogo di incontro e condivisione per bambini di diverse estrazioni sociali. L’evento, organizzato in collaborazione con le CVX e Alleanza di Misericordia, ha visto la partecipazione di giovani volontari e famiglie, uniti nel segno della solidarietà e dell’amore.
“Abbiamo invitato bambini di tutte le classi sociali, coinvolgendo anche giovanissimi di famiglie benestanti desiderosi di sperimentarsi e collaborare all’inclusione,” ha spiegato Simona Atzori. L’iniziativa è stata pensata per abbattere barriere e pregiudizi, offrendo ai bambini l’opportunità di creare doni con materiali di riciclo, esprimendo la loro creatività in piena libertà.
La giornata ha avuto un impatto significativo anche per le famiglie dei detenuti. “Mi odiano e non so perché,” sono le parole dolorose di un bambino di nove anni, figlio di un detenuto. Questo evento è stato un segno concreto di ascolto e vicinanza per chi vive l’emarginazione non per colpe proprie, ma per quelle di un familiare. Un’occasione, dunque, per portare un messaggio di speranza a chi spesso si sente escluso e dimenticato.
Il tema “Segui la Stella” è diventato non solo un invito rivolto ai bambini, ma un cammino intrapreso dagli stessi volontari. Attraverso l’incontro diretto con le famiglie, l’iniziativa si è trasformata in un viaggio di scoperta e testimonianza, dimostrando che la solidarietà non conosce confini.
Il successo dell’evento è stato reso possibile grazie al supporto di sponsor locali come Locanda Leonildo e McDonald’s (via Dettori), e alla dedizione di tutti coloro che hanno offerto il proprio tempo e le proprie risorse.
“Segui la Stella” ha dimostrato ancora una volta come un gesto semplice, nato dall’amore, possa abbattere muri e costruire ponti, rendendo visibile il Vangelo nel quotidiano. Un giorno di gioia che resterà nel cuore di chi l’ha vissuto, un simbolo di ciò che significa essere comunità.
