Ivrea, 31 maggio: il Giubileo delle Famiglie entra in carcere portando luce, fede e speranza

A pochi giorni dalla Festa della Mamma in carcere, le volontarie di Prison Fellowship Italia hanno dato vita a un altro momento di profonda umanità e riconciliazione: il Giubileo delle Famiglie, celebrato il 31 maggio 2025 nella Casa Circondariale di Ivrea.

Alle ore 14:00, accolti da canti e sorrisi, detenuti e famiglie si sono ritrovati insieme per celebrare il valore dei legami familiari, troppo spesso feriti dalla distanza e dalla sofferenza della detenzione.

Il cuore pulsante dell’evento è stato l’abbraccio iniziale tra padri, compagne e figli: un gesto potente, simbolo del desiderio di unità e guarigione.

Dopo l’introduzione spirituale del coordinatore diocesano del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Pier, che ha spiegato il significato profondo del Giubileo, Veronica ha raccontato il valore di questa celebrazione vissuta in carcere, ricordando l’apertura della Porta Santa a Rebibbia da parte di Papa Francesco, e presentando il simbolo della lampada, emblema di luce e speranza.

Lanterne della speranza

L’attività creativa ha coinvolto le famiglie nella realizzazione di una lanterna in cartoncino: due per ogni nucleo, una da portare nella cella, l’altra a casa, per non spegnere mai la luce della speranza, come ci ricorda il Santo Padre:

“Dio dà sempre una luce per affrontare un dolore, specialmente nel rapporto con i figli”.

Colori, colla e decorazioni hanno trasformato il dolore in creatività, la distanza in presenza. La lanterna è diventata così simbolo di un amore che resiste ai muri e alle sbarre.

Momento spirituale e Messa

Dopo una preghiera scritta dalle volontarie, la Santa Messa celebrata da Don Fabrizio ha toccato i cuori. Nell’omelia, il cappellano ha ricordato l’infanzia come tempo sacro, richiamando l’immagine commovente dell’abbraccio tra un detenuto e sua figlia, paragonato all’Ascensione di Gesù che ritorna al Padre.

Il saluto finale è stato un altro momento toccante. Il piccolo Marco, in lacrime, continuava a chiamare il suo papà con tutto l’amore possibile. Quell’abbraccio tanto desiderato ha riempito la stanza più di ogni parola.


✨ Conclusione

Due eventi — la Festa della Mamma e il Giubileo delle Famiglie — uniti da un unico filo invisibile: la luce dello Spirito Santo che entra anche nei luoghi più bui, accende relazioni, risana cuori e ridona speranza.
Ogni gesto — una lanterna, una maglietta, una lettera — è stato segno di un amore più forte del dolore e della separazione.

“È questa la vera forza dello Spirito Santo: rendere possibile l’incontro, l’abbraccio, la gioia, anche laddove sembrerebbe impossibile.”

di Veronica Pellegrin – Volontaria Prison Fellowship Italia

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